Fra Carnevale (attribuito) -  La città ideale -(1480/1484) - olio e tempera su pannello - Baltimora, Walters Art  Museum

Il Negozio Giuridico e la mediazione civile

Il Negozio Giuridico ha anticipato di ben sette anni tutte le nuove norme sulle professioni: ottica preventiva e conciliativa delle controversie, preventivo di spesa obbligatorio, tariffe trasparenti.

LA GIUSTIZIA CIVILE IN ITALIA

I NUMERI

  • 5,6 milioni di cause pendenti al 30 Giugno 2010
  • trend crescente di nuove cause civili iscritte nei nostri Tribunali:
    • 4,6 milioni nel 2007
    • 4,8 milioni nel 2008
    • 5 milioni nel 2009

Secondo il rapporto della Banca Mondiale, con 4.768 contenziosi ogni 100.000 abitanti, l’Italia è al 4^ in Europa per tasso di litigiosità, dietro a Russia, Belgio e Lituania e al 155^ posto su 178 paesi esaminati per l’efficienza della giustizia.

I TEMPI
Una causa civile ha una prospettiva di arrivare a sentenza:

  • in Tribunale dopo 845 giorni (2 anni e 4 mesi);
  • tempi che si allungano di altri 1.163 giorni (3 anni e 2 mesi)se la causa percorre la strada del secondo grado
  • e di ulteriori 1.195 giorni (3 anni e 3 mesi) se si va davanti alla Corte di Cassazione

per un totale di circa 3.203 giorni di media (quasi 9 ANNI!).

Dal 1975 al 2004 la durata delle cause civili è aumentata del 90% (relazione dell’anno 2007 del Presidente della Corte di Cassazione).
Tra il 1999 e il 2007 la Corte europea ha condannato l’Italia 948 volte per non aver rispettato i tempi di un “giusto processo”. Questo corrisponde ad una sentenza contro l’Italia emessa ogni tre giorni. Solo nel 2007 sono stati pagati 56 milioni di danni (circa 1 euro per ogni italiano).
I giudici italiani sono 1,39 ogni 10.000 abitanti, contro la media di 0,91 degli altri Paesi europei. Oltre ad un notevole danno in termini di P.I.L. (e, fuori da freddi acronimi, in termini di benessere della società italiana) a causa dei mancati investimenti di chi vorrebbe impegnarsi in Italia ma se ne tiene lontano proprio per l'estrema difficoltà di ottenere una sentenza in tempi brevi.

I COSTI
In Italia, secondo uno studio della Banca Mondiale, per ogni parte in causa i costi medi sono:

  • costo tributario pari al 2,9% (solo il contributo unificato), senza considerare l'imposta di registro; 
  • il costo per l'esecuzione forzata pari al 5,2%;
  • il compenso dell’avvocato pari al 21,8%, senza considerare i costi per le consulenze tecniche;

Pertanto i costi complessivi della causa arrivano come minimo al 29,9% del valore della controversia.

CREDI CHE FARE CAUSA SIA L’UNICO MODO PER AVERE GIUSTIZIA E VEDER SODDISFATTI I TUOI DIRITTI?

Un esempio lampante della capacità "visionaria" del Negozio è stato in materia di mediazione civile obbligatoria.

Nel tentativo di decongestionare il numero delle cause civili, il legislatore aveva introdotto la mediazione obbligatoria in molte materie. Prima di poter andare davanti ad un giudice, il cittadino era obbligato a presentarsi davanti a un "mediatore" insieme alla controparte, per cercare una conciliazione, a spese a carico di entrambi.  

Il tentativo della riforma era pregevole nelle intenzioni, ma molto meno nell'applicazione pratica (si può imporre l'obbligo di mettersi d'accordo?)  tanto che il 24 ottobre 2012 la Corte Costituzionale l'ha dichiarata incostituzionale per eccesso di delega.

Ebbene, il Negozio Giuridico aveva compreso ben prima del legislatore, dichiarandola apertamente e attuandola sei anni prima, che la via migliore, meno onerosa e più rapida per veder soddisfatto un proprio diritto non è quella di radicare una causa avanti un giudice oberato di migliaia di fascicoli, ma di rivolgersi ad avvocati di pace, dotati di una “mente non litigiosa” che consente loro di:

  • assistere le parti per raggiungere una composizione amichevole delle controversie
  • non accettare incarichi giudiziali a seguito del fallimento delle trattative: ciò a garanzia dell'indipendenza della consulenza ed assistenza prestata
  • applicare tariffe trasparenti e contenute che vengono comunicate al primo incontro.
  • non avere interesse ad iniziare una causa per risolvere una lite ma anzi prevengono l’insorgere di una controversia;
  • agevolare la negoziazione e facilitano la comunicazione fra le parti coinvolte nella controversia;
  • avere  come unico fine quello di far emergere i bisogni delle parti e far trovare loro il modo per trasformarli in un buon accordo che possa soddisfarle entrambe.